PAPER ARCHI-TECTURE - Sperimentazioni in corso - Comieco
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PAPER Cocoon Pavilion, Andrea Graziano e Amleto Picerno, Mediterranean FabLab, in collaborazione con Co-de.iT, Cava de’ Tirreni, 2013. Cocoon Pavilion, Andrea Graziano and Amleto Picerno, Mediterranean FabLab, in collaboration with Co-de.iT, Cava de’ Tirreni, 2013. ARCHI- TECTURE Sperimentazioni in corso
Luigi Alini PAPER ARCHITECTURE Sperimentazioni in corso Le architetture massive sfidano il tempo, quelle leggere ed effimere in cartone ne assecondano l’ineludibilità ed introducono nuovi paradigmi; sovvertono il dato che l’esperienza comune ci ha consegnato, rendono durevole ciò che per sua natura non lo è. È questo lo scenario tecnologico entro cui si inseriscono le sperimentazioni progettuali qui presentate, segnate da nuove tecniche di produzione: il folding. L’atto del piegare, nella sua duplicità concettuale e tecnica, non è più ridotto a sola operazione fattuale, si eleva ad operazione compositiva, linguaggio, elemento generatore dello spazio. [1] «Il successo In architettura la diade massivo/leggero rinvia ad una delle polarità più feconde: massa e gra- professionale di vità sono state sempre associate alla permanenza, la leggerezza all’effimero, al transitorio, al Richard Buckminster Fuller è legato, più temporaneo. Le architetture massive sfidano il tempo, quelle leggere ed effimere ne assecon- che alla ricerca dano l’ineludibilità. Dymaxion, allo studio How much does your building weigh? Era questa la domanda che ironicamente poneva e alla costruzione di ai suoi interlocutori Richiard Buckminster Fuller sollecitando una riflessione sul concetto strutture geodetiche di leggerezza, sul principio di efficienza energetica e strutturale, sulla possibilità di fare “il autoportanti. Conformemente al suo più con il meno”. Fuller chiarisce l’assunto anche attraverso le sue architetture, con le ri- brevetto del 1954, ne cerche condotte sulle cupole geodetiche, strutture capaci di coprire grandi luci impiegando sono state costruite la minima materia. Non a caso è sempre Fuller che negli anni Cinquanta del Novecento, ben 300 mila sparse anticipando temi e possibilità ancora oggi solo parzialmente esplorate, progetta e realizza in ogni angolo del per il governo americano diversi prototipi di cupole geodetiche impegando strutturalmente mondo, dal monte Fuji al Polo sud. Fra fogli di cartone. Le Paperboard Domes, alloggi temporanei, leggeri e di rapida costruzione le più significative: destinati ai marines, avevano un diametro di 10 metri e pesavano circa 600 kg [1]. L’insuc- la cupola Kleenex cesso di questo progetto sperimentale fu purtroppo determinato dall’impossibilità di trovare in fogli di cartone in quegli anni un’efficace soluzione industriale all’impermeabilizzazione della carta, un pro- piegato presentata alla blema risolto quasi cinquant’anni dopo dalla ricerca industriale (penso alla carta politenata, X Triennale di Milano (1954)». alle vernici idrorepellenti a base poliuretanica, alla paraffina, alla cera), che ha consentito (Vittorio Manfron, al maestro giapponese Shigeru Ban di realizzare delle straordinarie architetture in cartone Buckminster Fuller: la strutturale. ricerca. Dymaxion, una In architettura l’uso strutturale della carta, a partire dagli anni Cinquanta, è stato contras- storia americana tra segnato da sperimentazini di grande interesse, che tuttavia solo in pochissimi casi hanno innovazione e utopia, in Nicola Sinopoli, assunto un carattere industriale. I casi più significativi si sono avuti soprattutto negli anni Valeria Tatano, (a Sessanta, contestualmente all’emergere di una “nuova coscienza ecologica”. cura di), Sulle tracce Paked Pavilion, Shanghai, 2010. Progetto di Min-Chieh Chen, Michele Leidi e Dominik Zausinger dell’innovazione. Tra (CAAD ETHZ), con la collaborazione di Jeannette Kuo e la supervisione di Tom Pawlofsky. tecniche e architettura, Packed pavilion. Shanghai, 2010. Project by Min-Chieh Chen, Michele Leidi and Dominik Zausinger Milano, Franco Angeli, (CAAD ETHZ), with the collaboration of Jeannette Kuo and supervised by Tom Pawlofsky. 2002, p. 81. Cfr. anche Roberto Grimaldi, R. Buckminster PAPER ARCHITECTURE to a compositional and linguistic “more with less”. Fuller clarified experimental project was a failure with the emergence of a “new industrial development, remaining case, which makes use of cardboard Fuller. 1895-1983, Ongoing experiments act, a space-generating element. the matter through his architecture given the impossibility of finding in ecological consciousness”. In this confined to certain fields of tubes designed and produced for the Roma, Officina and with research carried out on those years an effective industrial scenario appeared architecture application and limited geographical industrial sector but transferred to Massive architecture defies time; In architecture, the dyad of massive geodesic domes, structures capable solution to the waterproofing of created in papercrete, a cement areas and employing paper merely architectural projects and developed edizioni, 1990, p. 19 and light, ephemeral cardboard and light is one of the most fruitful of covering large spans using paper, a problem solved only after mixture containing recycled paper as a “supporting”, “replacement” in terms of technical and performance e Gorman Michael structures indulge its inevitability polarities: mass and gravity have a minimum of material. So it is no almost fifty more years of industrial fibres that increase acoustic and or “integrative” material in a field characteristics (e.g. fire resistance, John, Architettura in and introduce new paradigms: always been associated with the coincidence that in the fifties of the research (think of poly-coated paper thermal performance and reduce of innovation that could be defined structural performance, water movimento, Milano, they overturn the stated meaning permanent, lightness with the twentieth century Fuller, anticipating and polyurethane, paraffin and wax specific weight. Patented in the US as ‘incremental improvement’ of resistance) to make possible new Skira, 2005, p. 39. defined by common experience, ephemeral, transient and temporary. issues and possibilities still only hydrophobic paints), which allowed in 1928, papercrete had no immediate the technological and performance constructive systems. Shigeru Ban render durable a substance whose Massive architectures defy time, partially explored today, designed the Japanese master Shigeru Ban significant industrial development, aspects of a construction component. experiments within uncharted territory, nature is otherwise. And this is light and ephemeral ones nourish its and produced for the US government to realize extraordinary architecture but was later rediscovered in the In contrast, more recent trials relating introduces new paradigms and the technical scenario surrounding inevitability. several prototypes of geodesic in structural cardboard. mid-eighties by James Moon of to the structural use of cardboard, subverts, in terms of constructional the experimental projects presented How much does your building weigh? domes that structurally employed In architecture, the structural use Tucson, Eric Patterson of Silver City in the form of sheets, pipes and styles, what common experience here, which feature a new This was the question Richard sheets of mere cardboard. Fuller’s of paper, since the fifties, has been (New Mexico) and Mike McCain panels have brought advancements has given us, making durable what production technique: folding. Buckminster Fuller ironically posed ‘Paperboard Domes’, lightweight marked by experiments of great of Crestone (Colorado) for the in research in the field of industrial by nature is not [3]. The sense of The action of folding, in its to his interlocutors to urge a reflection and rapidly assembled temporary interest but only in very few cases construction of low-cost housing [2]. production and information disorientation, displacement and conceptual and technical duality, on the concept of lightness, the housing for Marines, had a diameter of an industrial character. The most These experiments opened an technology that promise renewed wonder that catches us upon entering is no longer reduced to a mere principle of energy and structural of 10 metres and weighed about 600 significant examples occurred interesting line of research, but design horizons. The architecture a work of Ban is precisely a result factual operation, but is elevated efficiency and the possibility of doing kg [1]. Unfortunately though, this primarily in the sixties, simultaneously have not yet achieved a significant of Shigeru Ban is an exemplary of this balanced compromise between 130 131
Shigeru Ban, Padiglione della Maison Hermès alla Settimana del Design 2011, Milano. Shigeru Ban, Maison Hermès Pavilion, Milan Design Week 2011. In questo scenario si inseriscono le architetture realizzate in papercrete, un conglomerato ce- [2] «Prefabbricato [3] La durata delle sue struttivi e dispositivi tecnologici. In questo lento e progressivo sviluppo un momento nodale mentizio contenente fibre di carta ricilata che ne incrementano le prestazioni acustiche e termi- in blocchi fuori opera opere, verificata ormai sul è rappresentato dal Padiglione giapponese all’Expo di Hannover del 2000. Anche in questo o gettato in sito entro campo, supera ampiamente che e ne riducono il peso specifico. Brevettato negli Stati Uniti nel 1928, il papercrete non ebbe casseforme, il papercrate i 10 anni ed in alcuni casi caso ripropone il sistema costruttivo messo a punto pazientemente negli anni precedenti, lo nell’immediato uno sviluppo industriale significativo, fu poi riscoperto a metà degli anni Ottanta ha caratteristiche analoghe il dato di previsione è di 50 fa ricorrendo ad una tipologia strutturale che esalta il comportamento del materiale. Un fitto da James Moon di Tucson, da Eric Patterson di Silver City (Nuovo Messico) e da Mike McCain ad un conglomerato anni. È il caso dell’ultimo reticolo di tubi di cartone, distribuiti lungo le isostatiche, configura una complessa struttura di Crestone (Colorado) per costruire abitazioni a basso costo [2]. Queste sperimentazioni che cementizio tradizionale. progetto realizzato, la reticolare spaziale. hanno aperto un filone di ricerca interessante non hanno tuttavia raggiunto uno sviluppo indu- La presenza di fibre Chiesa Cristiana in Nuova Il richiamo alla ricerca figurativa strutturalista è evidente nella volontà di esaltare il ruolo delle conferisce al calcestruzzo Zelanda. striale significativo, restando confinate entro ambiti ed aree geograficamente circoscritte. La leggerezza, elevato orditure portanti nella configurazione dello spazio. La struttura ne risulta l’elemento protago- [4] I tubi di cartone utilizzati carta è impiegata come materiale “comprimario”, componete “sostitutivo” o “integrativo”. Siamo isolamento termico nista. Una sequenza ordinata di piani strutturali, gerarchicamente distribuiti, si sovrappongo- per la struttura portante nel campo delle innovazioni che potremmo definire di ‘miglioramento incrementale’, riferibili ed acustico, al contempo presentano un diametro no e definiscono il grande spazio voltato. Il reticolo superiore a maglia quadrata ruotata, com- agli aspetti tecnologici e prestazionali di un componente edilizio. le percentuale di di 106 mm ed uno spessore posto da elementi tubolari in cartone, è irrigidito da un secondo ordine strutturale, formato Diversamente, sperimentazioni più recenti connesse all’uso strutturale del cartone, declinato fibre contenute nel di 4 mm. Il costo di da travi reticolari spaziali ad arco. Questo progetto, oltre le innegabili capacità di esaltare le conglomerato costituisce costruzione per le unità come foglio, tubo, o pannello esplicitano avanzamenti della ricerca nel campo della produ- anche un elemento qualità strutturali del cartone, rappresenta anche un momento di passaggio per gli avanza- abitativa di 52 mq è stato zione industriale e dell’information technology che prefigurano rinnovati orizzonti progettuali. di criticità per i tempi di menti del quadro normativo che ha determinato, sia per gli aspetti strutturali sia per quelli di di 2.000 $. Le architetture di Shigeru Ban rappresentano un caso esemplare: tubi di cartone pensati e essiccazione. Percentuali sicurezza al fuoco. Ed è proprio con questo progetto che a mio giudizio si esaurisce la spinta [5] La disciplina dell’Origami prodotti per il settore industriale trasferiti al progetto di architettura si evolvono sul piano delle maggiori di cemento Computazionale, ad propulsiva e rinnovatrice introdotta da Ban, le cui sperimentazioni oggi propongono migliora- caratteristiche tecniche e prestazionali (resistenza al fuoco, performance strutturale, resistenza conferiscono migliori menti incrementali sul piano tecnologico, costruttivo, piuttosto che una evoluzione figurativa, esempio, nasce alla caratteristiche meccaniche, all’acqua, ecc.) rendendo possibile nuovi sistemi costruttivi. Shigeru Ban sperimenta e percorre abbreviano i tempi fine degli anni Novanta rinchiusa orami entro una gamma di “variazioni” di cui non si intravedono nuovi sviluppi. un territorio inesplorato, introduce nuovi paradigmi interpretativi, a partire da tipologie costrutti- di essiccazione, dagli esiti delle ricerche A distanza di circa 30 anni dalle prime sperimentazioni, le tecnologie costruttive si sono affinate ma condotte da David Huffman, ve consolidate sovverte il dato che l’esperienza comune ci ha consegnato, rende durevole ciò e migliorano la resistenza il linguaggio figurativo e le qualità spaziali delle sue architetture ripropongono ormai schemi noti, professore di informatica che per sua natura non lo è [3]. Il senso di disorientamento, di spiazzamento, di meraviglia che all’acqua, ma, di converso, all’Università di Santa come dimostra anche il recente progetto del Conservatorio Alfredo Casella all’Aquila, una sala da ci coglie entrando in una opera di Ban è frutto proprio di questo equilibrato compromesso tra tendono a peggiorare 230 posti progettata nel 2009 dopo il violento terremoto in Abruzzo ed inaugurata nel 2011. Cruz in California. Huffman le caratteristiche di permanenza e temporaneo, duraturo ed effimero, sintesi felice di ricerca progettuale e strategie isolamento termico. indaga gli algoritmi Di nuovo e diverso segno sono invece le sperimentazioni progettuali su base parametrica, in di sviluppo industriale. La estrema porosità generativi di strutture cui il cartone è declinato come foglio. In questo caso le analogie e i riferimenti all’arte dell’origa- tridimensionali basate su Le prime sperimentazioni di Shigeru Ban su grande scala risalgono alla fine degli anni Ottanta del materiale una volta mi e del kirigami sono evidenti. La possibilità di definire una struttura resistente tridimensionale andamenti curvi studiando del secolo scorso (Paper Arbor,1989; Library of poet,1991; MDS Gallery, 1994) ed assumono essiccato ne esalta le la forma di gusci a partire da fogli aventi due dimensioni preponderanti è un filone di ricerca nel quale conflui- un carattere significativo a partire dal 1995 (Paper House). Dopo il violento terremoto di Kobe, capacità di resistenza scono discipline aventi necessità e scopi diversi [5]. Cambia l’approccio al progetto, cambiano i e conchiglie marine. termica (R=0,8 m2K/w per Ban progetta abitazioni temporanee (Paper Long House) con pareti in tubi di cartone poste su centimetro di spessore) dati e le informazioni che confluiscono in esso. fondazioni provvisorie costruite con cassette per l’imballaggio della birra riempite con sacchi di il cui valore dipende L’approccio strategico alla progettazione edilizia di “terza generazione” è ormai consegnato sabbia [4]. In tutti i successivi progetti i tubi di cartone sono una costante (Paper Curch, 1995; chiaramente dalla alla storia del recente passato. Da una condizione in cui gli strumenti di supporto alle decisioni Paper Dome, 1998). Ban sperimenta “variazioni sul tema” affinando e migliorando dettagli co- percentuale di legante erano sostanzialmente finalizzati alla gestione della complessità, siamo passati a modelli inter- utilizzato. All’aumentare della percentuale di cemento utilizzato infatti si riduce la capacità di isolamento termico. Una composizione tipo the permanent and the temporary, a constant (Paper Church, 1995; research is evident in the desire to of fire prevention. It is precisely with in L’Aquila, a 230 place hall designed The strategic approach to “third prevede per 600 litri di the lasting and the ephemeral, Paper Dome, 1998). enhance the role of warped load- this project that I think the innovative in 2009, after the severe earthquake generation” building design has acqua, l’impiego di; 30 a happy synthesis of research in Ban then experimented with bearing structures within the space. momentum introduced by Ban in the Abruzzo region of Italy, and now been fully consigned to recent chili di carta, 20-85 chili design and strategies of industrial variations on the theme, refining and The structure itself thus becomes was exhausted and experiments inaugurated in 2011. history. From a condition in which di cemento, 0-30 chili di development. improving construction details and the main protagonist of the whole. today propose only incremental A new and original direction, the support tools for decision-making The first full-scale experiments technological devices. In this slow An ordered sequence of structural sabbia, ottenendo cosi una technological and constructive however, comes from design were essentially aimed at managing of Shigeru Ban date from the late and gradual development, a pivotal levels, hierarchically distributed, resistenza a compressione, improvements rather than a figurative experiments of a parametric basis, complexity, we have switched to eighties of the last century (Paper moment came with the Japanese overlap and define the great vaulted pari a circa 20 kg/cm²» evolution, locked as they are well with cardboard in sheet form. In this interpretative models of complexity. Arbor, 1989; Library of a Poet, 1991; Pavilion for Expo 2000 in Hanover. space. The upper rotated square Alessandro Rogora, within a range of ‘variations’ from case, evident are similarities with and Digital architecture “makes use of MDS Gallery, 1994) and began to Once again he applied the same mesh network, consisting of tubular “Esempi di architetture which no entirely new developments references to the art of origami and cybernetics to generate forms that develop in a specific style since construction system developed cardboard structural elements, is e materiali innovativi can be perceived. kirigami. The possibility of defining are nothing more than calculation” 1995 (Paper House). After the violent patiently over the previous years, stiffened by a second structural a base di carta e cartone”, Thirty years after the first a robust three-dimensional structure [6]. This statement by Greg Lynn earthquake in Kobe, Ban designed but doing so while resorting to a order formed by intersecting spatially p. 27 e segg. in A. Rogora, experiments, construction from two dimensional sheets leads summarizes well the scenario that temporary housing (Paper Long structural style designed to enhance arched trusses. This project, as well a cura di, Carta e cartone technologies have been refined, but a line of research that brings together digital design tools have opened House) walled with cardboard tubes the behavior of the material. as unequivocally demonstrating the in edilizia, Monfalcone, the figurative language and spatial disciplines with different needs up to contemporary architecture. placed into provisional foundations A dense network of cardboard tubes, structural qualities of cardboard, also Edicom, 2006. qualities of the architecture now and purposes [5]. And if the design Parametric architecture bases the built from beer packaging boxes filled distributed along isostatic lines, forms heralded a moment of transition in reproduce well-known patterns, approach changes, then the data and creation of architectural forms on with sandbags [4]. In all subsequent a complex spatial net-like structure. regulatory framework advancements, as evidenced by the recent project information that merge into it also algorithms, but does not degrade projects cardboard tubes were Reference to structuralist figurative both in structural terms and those for the Alfredo Casella Conservatory change. poetic and creative components in 132 133
[6] Greg Lynn, How pretativi della complessità. L’architettura digitale «si serve della cibernetica per generare forme calculus is changing che non sono altro che calcolo» [6]. Questa affermazione di Greg Lynn ben sintetizza lo sce- architecture, 2009. nario che gli strumenti di progettazione digitale hanno aperto all’architettura contemporanea. [7] La definizione L’architettura parametrica basa la creazione di forme architettoniche su algoritmi, cosa che è di Peter Eisenman. non comporta lo svilimento della componente “poetico-creativa” a vantaggio dell’algida gene- [8] Gille Deleuze, La piega. Leibniz e il razione di forme affidata al software; si realizza, invece, un’estensione dell’ambito progettuale Barocco, Torino, Einaudi, entro il quale si sviluppa l’azione cognitiva che mette in crisi le tradizionali categorie spaziali 1990, p. 6. consegnateci dalla cultura architettonica di matrice razionalista. Lo spazio architettonico carte- siano, la geometria euclidea è sostituita da superfici topologiche [7] continue, fluide, dinamiche. Le coppie oppositive pesante/leggero dentro/fuori, sopra/sotto, volume/superficie perdono di senso. Sono più pregnanti le interconnessioni, le interagenze che le distinzioni. L’informazione immateriale orienta il processo di formazione riducendo sempre più la distanza tra ideazione e realizzazione. La progettazione parametrica apre a nuove forme d’uso di materiali tradizionali, consente un Nei ripiegamenti della materia Deleuze vede un’analogia con le pieghe dell’anima. Una chiave processo di aggiornamento, anche di carattere semantico, rendendoli maggiormente aderenti di lettura che estendiamo alle sperimentazioni che seguono; microarchitetture in forma di pa- alle istanze della contemporaneità. È questo lo sfondo culturale e lo scenario tecnologico entro diglioni in cui l’atto tecnico del piegare e ripiegare travalica la sola dimensiona fattuale ed apre Cardboard Banquet, Dipartimento di Architettura all’Università di Cambridge, cui si ascrivono alcune interessanti sperimentazioni connesse all’uso strutturale del cartone in una finestra sull’immateriale. 2009. architettura, per le quali il design del prodotto industriale ha svolto il ruolo di “incubatore”. Carta Nel 2009 il Dipartimento di Architettura dell’Università di Cambridge ha ospitato l’evento Progetto realizzato dagli studenti: Mike Anderson, Matt Atkins, Benjamin e cartone nell’esperienza diffusa sono identificati con il settore degli imballaggi, dove si sono Cardboard Banquet. Studenti del primo e terzo anno, coordinati dagli allievi Tom Emerson e Barfield-Marks, Luke Bushnell-Wye, Luke sviluppate forme d’uso “creativo” e soluzioni tecnologiche poi trasferite in architettura. Max Beckenbauer, hanno elaborato una proposta di spazio modulare destinato ad accogliere il Clare, Alice Colverd, Mattea Mastrandrea, Alex McLean, Sophie Palmer, James Tra le nuove tecniche di produzione il folding è senza dubbio una delle più interessante, rende banchetto per i festeggiamenti del nuovo anno accademico. L’idea di sperimentare su grande Pockson, Katherine Spence, Amy Till, infatti possibile “trasformare” un foglio di carta in una rigida struttura tridimensionale. L’atto del scala le tecniche dell’origami nasce nel 2009, quando Tom Emerson e Max Beckenbauer par- Josh Wedlake, Rich Worth, Shuchen Xiang, Max Beckenbauer, Tom Emerson. piegare, nella sua duplicità concettuale e tecnica, non può essere così ridotto a sola operazio- tecipano ad un workshop tenuto da Rentaro Nishimura, designer di oggetti in carta. Il progetto Cardboard Banquet, Department ne fattuale o ad una specifica tecnica di produzione, elevandosi ad operazione compositiva, è stato preceduto da un’attività propedeutica affidata proprio a Nishimura, attraverso la quale of Architecture at the University of linguaggio, elemento generatore dello spazio. Il tema della piega è stato mirabilmente inve- gli studenti hanno imparato alcune tecniche origami e nel contempo indagato le relazione tra Cambridge, 2009. stigato da Gille Deleuze, che nella metafora della piega individua «il costituirsi dell’anima e struttura e forma. Al fine di incentivare un approccio “intuitivo” al progetto si è escluso il ricorso Designed by the students: Mike Anderson, Matt Atkins, Benjamin Barfield-Marks, dell’esperienza moderna». A partire dalla teoria di Leibniz dell’anima come monade, Deleuze a software parametrici e si è proceduto attraverso il ricorso a diversi modelli in scala. Luke Bushnell-Wye, Luke Clare, Alice rivela alcuni significativi caratteri del neobarocco moderno nella pittura, nella musica, nella Realizzato nel Kings College di Cambridge durante un workshop durato tre giorni, il prototipo Colverd, Mattea Mastrandrea, Alex McLean, Sophie Palmer, James Pockson, letteratura. Come in una architettura barocca, Deleuze ci ricorda che «l’infinito riprodursi delle manifesta un carattere “artigianale”, volutamente esaltato dalle modalità con cui sono stati Katherine Spence, Amy Till, Josh pieghe, il loro incessante stratificarsi, produce composizioni visive, rapporti aritmetici, “accordi”, “incisi” i fogli lungo le direttrici di piega. La struttura è ottenuta dall’aggregazione di portali ad Wedlake, Rich Worth, Shuchen Xiang, Max Beckenbauer, Tom Emerson. che contribuiscono alla creazione della “nuova armonia”» [8]. arco, resi solidali tra loro mediante una “cucitura” puntuale realizzata con cordino annodato, favour of the cold generation of forms uses for traditional materials, one of the most interesting, making literature. As in Baroque architecture, by software. Instead, such progress enabling a process of their it possible to “transform” a sheet of Deleuze reminds us that “the infinite in the field of design develops renovation, even in a semantic paper into a rigid three-dimensional reproduction of folds, their incessant cognitive action that undermines the sense, making them more responsive structure. The act of folding, in its stratification, produces visual traditional spatial categories handed to contemporary demands. conceptual and technical duplicity, compositions, arithmetic relations, down by rationalist architectural This is the cultural background and cannot be reduced to a mere factual ‘agreements’, which contribute to the culture. Architectural Cartesian space technological scenario giving rise to operation or specific production creation of the ‘new harmony’” [8]. and Euclidean geometry are replaced some interesting experiments related technique, but should be considered In the folds of matter Deleuze sees by continuous, fluid and dynamic to the structural use of cardboard as an act of composition, language an analogy with the folds of the topological surfaces [7]. Opposites in architecture, for which the design and generating element of space. soul. This is an interpretation that of heavy and light, out and in, up of the industrial product has played The theme of folding was admirably we might extend to the description and down and volume and surface the role of incubator. Paper and investigated by Gille Deleuze, who of the following experiments; micro- lose their meaning. Interconnections, cardboard are commonly identified used the metaphor of folding to refer architecture in the form of pavilions interactions and distinctions take with the packaging industry, where to “the constitution of the soul and of in which the technical act of folding on more meaning. Immaterial data creative uses and technological modern experience”. From the theory and re-folding takes us beyond one leads the formation process, further solutions have been developed and of Leibniz of the soul as a monad, dimension to open a window on the reducing the separation between then transferred to architecture. Deleuze reveals some significant immaterial. conception and realization. Among the new production characteristics of the modern neo- In 2009, the Department of Parametric design opens up new techniques folding is undoubtedly Baroque in painting, music and Architecture of the University of 134 135
[9] OH.NO.SUMO soluzione che incrementa il grado di “elasticità” della struttura. Dato il carattere prototipico del è stato fondato nel progetto e lo scopo didattico alcuni importanti temi, come la protezione all’acqua, sono stati 2009 da James Pearce, volutamente tralasciati. Patrick Loo, Katherine O’Shaughnessy Di significato analogo è il progetto Packaged Pavilion realizzato a Londra nel 2009 dall’artista e Sarosh Mulla; quattro giapponese Miwa Takabayashi. Collocato all’interno di un centro commerciale, il Padiglione giovani architetti tutti è realizzato con pannelli di cartone ondulato, piegati e assemblati fra loro con ‘connettori’ di provenienti dalla Scuola di plastica a pressione. Questo grande origami è una sorta di “rifugio primordiale”, offre agli utenti architettura dell’Università del centro commerciale un momento di sosta, di pausa, un’occasione di riflessione silenzio- di Auckland. sa all’interno di un contesto dinamico e rumoroso. Il cartone per le sue qualità di isolamento acustico consente ai visitatori di “immergersi” in uno spazio ovattato e la sequenza infinita di pieghe rimanda a quelle pieghe intime dell’anima. Miwa Takabayashi utilizza cartone ondulato a doppio strato con una copertina esterna di colore argento brillante. Scelta che esalta ulterior- mente la contrapposizione tra l’immagine esterna di un “oggetto scultura” e lo spazio interno morbido con il cartone lasciato a vista e non trattato. Cupcake Pavilion, invece, è un altra interessante opera realizzata nell’ambito di una attività sperimentale a cavallo tra didattica e ricerca accademica. Realizzata ad Auckland nel 2009, su progetto dallo studio OH.NO.SUMO [9], questa struttura è ottenuta assemblando 463 costole di cartone ondulato tagliato a laser. Cupcake Pavilion ha un’intrinseca vocazione industriale, ma- nifestata sia nel processo di elaborazione progettuale che lo ha contrassegnato, sia in quello di costruzione. I pannelli sono ottenuti mediante taglio laser da fogli di cartone ondulato a doppia onda; risultano intersecati tra loro e resi solidali con ‘bottoni’ di plastica a pressione. L’interse- zione delle due superfici curve genera aperture di varia dimensione, utilizzate come ripiano per esporre delle deliziose cupcake. Il Padiglione è stato infatti pensato e progettato come un gigantesco packaging; nasce infatti come stand pubblicitario per una azienda. Anche in questo caso la breve durata prevista per l’evento ha consentito di non ottemperare a necessità come l’impermeabilizzazione. Packed Cardboard Pavilion è il lavoro sperimentale svolto per il conseguimento del post-gra- duate da Min-Chieh Chen, Michele Leidi e Dominik Zausinger, studenti del Politecnico Fe- derale di Zurigo, nell’ambito del corso di Computer Aided Architectural Design. Il prototipo, realizzato in occasione dell’Expo di Shangai del 2010, è progettato sulla base di un modello parametrico che ha consentito di ottimizzare ed integrare aspetti connessi alla produzione, alla Miwa Takabayashi, Packaged Pavilion, OH.NO.SUMO, Cupcake Pavilion, New Zealand’s Best Spatial Design, Auckland, 2010. Shopping Centre, Kent, 2007 Gruppo di progetto: Sarosh Mulla, Patrick Loo, Katherine O’Shaugnessy, James Pearce. Miwa Takabayashi, Packaged Pavilion, OH.NO.SUMO, Cupcake Pavilion, New Zealand’s Best Spatial Design, Auckland, 2010. Shopping Centre, Kent, 2007 Design team: Sarosh Mulla, Patrick Loo, Katherine O’Shaugnessy, James Pearce. Cambridge hosted an event called relationship between structure and project some important issues, such them to recall those intimate folds of vocation, manifested both in its another experimental work, realized and strategies of processing and In this project, cardboard was used ‘Cardboard Banquet’. Students of form. In order to encourage an as water protection, were deliberately their own souls. Miwa Takabayashi process of project development by Min-Chieh Chen, Michele Leidi handling information coming from in a compact format. A six-metre the first and third years, coordinated intuitive approach to the project the overlooked. used double layered corrugated and in its construction. The panels and Dominik Zausinger, students systems theory. Through the use diameter dome was formed of 409 by the students Tom Emerson and use of parametric software was Of an analogous significance is the cardboards with an outer bright silver are produced by laser cutting of the Swiss Federal Institute of of specific software, the data of the cardboard rings obtained by layering Max Beckenbauer, developed a excluded and explorations were ‘Packaged’ pavilion project realized coloured coating, a choice that further sheets of double-corrugated Technology (ETH) of Zurich, as a problem was systematized and multiple sheets. The rings, of variable proposal for a modular space to made with various scale models. in London in 2009 by the Japanese enhances the contrast between the cardboard and are slotted together post-graduate project for a course possible solutions were evaluated diameter, joined together by cable host the banquet to celebrate the Made in the University of artist Miwa Takabayashi. Set inside hard external image of and held in place with plastic rivets. in Computer Aided Architectural on the basis of predictive models. ties, were produced from 28 layers new academic year. The idea to Cambridge’s Kings College, during a shopping centre, the pavilion a ‘sculpture’ and the soft interior Two curved intersecting surfaces Design. The prototype, built for the Unlike the top-down approach, which of single corrugated cardboard, experiment with the techniques a three-day workshop, the prototype is made of panels of corrugated space with its cardboard left exposed have a multitude of pigeon-hole Expo in Shanghai in 2010, was focuses on a systemic overarching each of which has been cut, glued of origami on a grand scale came had an ‘artisanal’ character, cardboard, folded and held together and untreated. openings of various sizes used designed as a parametric model vision which defers the breakdown and labelled with a numerical in 2009, when Tom Emerson and deliberately emphasized by the with plastic rivets. This large origami ‘Cupcake Pavilion’ is another as shelves to display delicious allowing optimization and integration and elucidation of individual elements control machine. The project team Max Beckenbauer participated in a manner in which sheets were scored model is a kind of ‘primordial shelter’, interesting work, carried out as an cupcakes. The Pavilion was indeed of aspects related to production, to a later stage, the bottom-up explored many prototype designs workshop held by the designer of along crease-lines. The structure offering visitors of the busy and experimental didactic and research conceived and designed as giant logistics and assembly site approach focuses on the parts and before arriving at definitive model. paper objects Rentaro Nishimura. was formed by the aggregation of noisy shopping centre a break and activity. Realized in Auckland in packaging, starting life as an management [10]. then investigates interconnections The process allowed gradual The final project was preceded by arched portals, joined together by a chance for quiet reflection. The 2009 and designed by the studio advertising stand for a company. Designed as an industrial product, that organize the whole in a systemic improvements to be made to the introductory activity led by Nishimura, knotted cord seams, a solution that sound insulating properties of the OH.NO.SUMO [9], this structure Also in this case, the short duration with the assembly kit made in form. The former approach proceeds mathematical model which was through which the students learned increased the degree of elasticity of cardboard allow visitors to dive into was obtained by assembling 463 of the event allowed needs such as Zurich and assembled in Shanghai, from the general to the particular and the basis of the parametric design. some techniques of origami and the structure. Given the prototypical a muffled space and the seemingly laser-cut corrugated ribs. Cupcake waterproofing to be overlooked. ‘Packed’ explored the potential of a the latter from the particular to the Among the hypotheses explored, simultaneously investigated the nature and didactic purpose of the infinite sequence of folds invite Pavilion has an intrinsic industrial The cardboard pavilion ‘Packed’ is bottom-up approach, with models general. the use of massive rings obtained by 136 137
[10] Il prototipo è stato logistica, alla gestione del cantiere di montaggio [10]. Pensato come prodotto industriale, con presentato anche alla un kit di montaggio realizzato a Zurigo ed assemblato a Shangai, Packed Pavilion esplorata conferenza di eCAADe le potenzialità di un approccio bottom-up (dal basso verso l’alto), cioè modelli e strategie di di Zurigo nel 2010. elaborazione e gestione dell’informazione che si rifanno alle teorie dei sistemi. Attraverso l’au- [11] Il Padiglione è stato montato silio di specifici software sono stati messi a sistema i dati del problema e vagliate le possibili aggregando gli elementi soluzioni sulla base di modelli predittivi. Diversamente dal modello top-down (dall’alto verso il in macromoduli, basso), che privilegia la visione sistemica rinviando ad una fase successiva la scomposizione successivamente uniti. e precisazione dei singoli elementi, il modello bottom-up focalizza l’attenzione sulle parti per poi Tale procedura ha indagare le interconnessioni che le organizzano in forma sistemica. Nel primo caso si procede consentito di ultimare il montaggio in meno dal generale al particolare nel secondo dal particolare verso il generale. di 10 ore. In questo progetto il cartone è declinato come blocco massivo. Una cupola di 6 m di diametro è realizzata con 409 anelli di cartone ottenuti dalla sovrapposizione di più fogli. Gli anelli, di diametro variabile, resi solidali mediante fascette di cablaggio, sono ottenuti sovrapponendo 28 strati di cartone a singola onda, ognuno dei quali è stato tagliato, incollato ed etichettato con una macchina a controllo numerico. Le esplorazioni progettuali percorse dal team di progetto sono molteplici come i tanti prototipi che hanno preceduto la realizzazione di quello finale; il processo ha consentito di migliorare, progressivamente, il modello matematico posto a base del progetto parametrico. Tra le ipotesi vagliate quella di impiegare anelli massivi ottenuti dalla sovrapposizione di più fogli rende possibile molteplici vantaggi di produzione, strutturali e logi- stici connessi al trasporto e montaggio. La messa a sistema di tutti i dati orienta i progettisti ad esplorare tale possibilità. L’ausilio di uno specifico algoritmo consente di combinare le variabili in gioco e a descrivere una superficie tridimensionale ottenuta da una rete di anelli di diverse dimensioni e caratteristiche, definite in ragione della posizione e del comportamento strutturale svolto da ciascuno di essi all’interno del sistema. I 409 anelli, numerati e classificati mediante un codice alfanumerico, presentano nella super- ficie interna degli incavi entro i quali alloggiare i connettori. Ciascun collegamento è univoca- mente identificato stampando sulla superficie dei singoli elementi i codici di riferimento di quelli contigui, al fine di agevolare il montaggio del sistema ed eliminare il ricorso a manuali, istruzioni e schemi grafici [11]. Lo sviluppo del progetto su base parametrica ha consentito di ottimizzare anche la fase di packaging e di trasporto; la possibilità di inserire gli anelli più piccoli in quelli più grandi ha ridot- Paked Pavilion, Shanghai, 2010. Progetto di Min-Chieh Chen, Michele Leidi e Dominik Zausinger (CAAD ETHZ), con la collaborazione di Jeannette Kuo e la supervisione di Tom Pawlofsky. Packed pavilion. Shanghai, 2010. Project by Min-Chieh Chen, Michele Leidi and Dominik Zausinger (CAAD ETHZ), with the collaboration of Jeannette Kuo and supervised by Tom Pawlofsky. Paked Pavilion, Shanghai, 2010. overlapping multiple sheets seemed were uniquely identified by printing Progetto di Min-Chieh Chen, Michele Leidi to bring multiple benefits in terms reference codes onto their surfaces e Dominik Zausinger of production, structure, logistics, identifying adjacent positions in (CAAD ETHZ), con la collaborazione di Jeannette Kuo e la supervisione transport and assembly. The explicit order to facilitate the assembly of the di Tom Pawlofsky. systematization of data oriented the system and eliminate the need for Packed pavilion. Shanghai, 2010. designers to explore this possibility. manuals, instructions and graphical Project by Min-Chieh Chen, Michele Leidi The use of a specific algorithm figures [11]. and Dominik Zausinger allowed the combination of variables The development of the project on (CAAD ETHZ), with the collaboration involved and the description of a a parametric basis also enabled the of Jeannette Kuo and supervised by Tom Pawlofsky. three-dimensional surface obtained optimization of packing for transport. from a network of rings of different Smaller rings could be lodged inside sizes and characteristics, defined by larger ones to significantly reduce the position and structural behavior of the shipping volume (about 1.2 cubic each within the system as a whole. meters in total) of the pavilion, whose The 409 rings, numbered and overall construction required: classified using an alphanumeric - 1900 sheets of corrugated code, had recesses in their inner cardboard of 1.8x1.25 m surfaces within which to fix the - 1 cutting machine working 24 hours connector ties. The connectors a day for 10 days 139
Cardboard Tube Pavilion, Università del New South Wales, Facoltà dell’Ambiente Costruito, Sydney Architecture Festival, Sydney, 2011. Concorso di progettazione per studenti CH4. Cardboard Tube Pavilion, University of New South Wales, Faculty of Built Environment, Sydney Architecture Festival, Sydney, 2011. CH4 Student Design Competition. [12] La CH4 Competition to significativamente il volume di spedizione (1,2 mc circa) del Padiglione, la cui realizzazione Gli arredi, anch’essi Housing Research Centre dell’Università di Sydney, col sostegno di alcuni partner industriali è un workshop di ha richiesto: di cartone, sono stati hanno sviluppato nel 2004 il progetto di questa casa realizzata interamente con cartone ondu- progettazione coordinato progettati e prodotti da – 1900 fogli di cartone corrugati di 1.8x1.25 m; lato nell’ambito della manifestazione Houses of the Future Exhibition. dalla Facoltà di Built Hugo Moline e TAFE, Environment. Scopo – 1 macchina tagliatrice che ha lavorato per 10 giorni 24 ore su 24; con la collaborazione Cardboard House oltre ad essere costruita con cartone riciclato prevede anche il recupero dell’iniziativa è quello – 3 operai impiegati in tre turni di 8 ore; della studentesssa Lisa dell’acqua piovana (convogliata in appositi serbatoi disposti sotto il pavimento), un sistema di di progettare e costruire – 35 km di fascette da cablaggio; Duckmanton. fitodepurazione delle acque di scarico e l’utilizzo di pannelli solari per la produzione di energia un padiglione re- – 26 km lineari di colla. La certificazione elettrica [15]. il prototipo, riciclabile al 100%, punta ad una possibile prefabbricazione industriale useable in occasione è stata curata dagli Altrettanto interessante è il progetto Tube Cardboard Pavilion, opera realizzata nel 2010 da del sistema costruttivo esaltandone l’impronta ecologica. Il cartone in questo prototipo è declinato della manifestazione ingegneri Taylor Sydney Architecture un gruppo di giovani studenti dell’Università del New South Wales di Sydney nell’ambito del Thomson e Whitting. come “scatola rigida”; la struttura è ottenuta dall’aggregazione di elementi scatolari, di diverse Week del 2010, Sydney Architecture Festival CH4 Competition [12]. Il prototipo di 50 mq dimensioni e consistenza, rivestiti con carta impermeabile. Per garantire un’adeguata imperme- evento organizzato Il padiglione è stato costruito con tubi di cartone innestati dentro supporti di legno [13]. Duemila circa è costato circa abilizzazione i pannelli di tamponamento sono protetti da uno strato di Marmoleum, una variante in collaborazione con tubi riciclati di cartone sono tenuti insieme da pannelli di multistrato (opportunamente forati) 50.000 $. del linoleum prodotto con PVC riciclato, e da un telo di derivazione nautica in HDPE (high density l’Australian Architecture [15] I serbatoi di acqua che, insieme ai tubi, danno vita ad un sistema strutturalmente rigido. polyethylene) prodotto dalla McNeills capace di resistere a raffiche di vento oltre i 100 km/h. Association, l’Australian sono collocati sotto Institute of Architects Ubicato nella piazza della Dogane di Sydney il Padiglione offre ai fruitori la possibilità di attra- la struttura e fungono Cardboard House è un prototipo di casa temporanea rivolto ad un segmento del mercato im- e il NSW Architects versare uno spazio urbano permeabile. I tubi di cartone, come dei veri e propri cannocchiali anche da zavorra mobiliare australiano caratterizzato da una forte mobilità delle famiglie; statisticamente in Au- Registration Board. prospettici, sembrano focalizzare la vista su alcuni elementi del paesaggio urbano di Sydney. per il sistema che stralia una famiglia su quattro, ogni tre anni, cambia casa e città di residenza. Il prototipo punta [13] I pannelli di legno Ed è sempre la dinamica realtà australiana a proporci Cardboard House [14]. Stutchbury and ha, nella eccessiva quindi a proporre un modello abitativo a basso costo, riciclabile, con una vita programmata e, leggerezza, uno sono stati prodotti in Pape Architects and Landscape Architects in partnership con Col James, Direttore del Fell soprattutto, con un programma di attività manutentive molto contenuto. A questi vantaggi ag- collaborazione con la dei suoi elementi di criticità. L’illuminazione giunge anche un costo di esercizio modesto, in quanto prevede il riciclo delle acque mediante Royal Plywood who e i tubi di cartone sono utilizzata sfrutta fitodepurazione [16] e l’impiego di pannelli solari per la produzione di energia elettrica. forniti dalla Cardboard energia a 12-volt. Un altro interessante esperimento è rappresentato da Catalyst Hexshell, prototipo di struttu- Tubes Pty Ltd. Il [16] Il sistema adottato ra a guscio sottile realizzata nel 2012 da un gruppo di studenti della School of Architecture Construction Team degli è quello prodotto dalla dell’Università del Minnesota all’interno del laboratorio MATSYS [17] durante un workshop di 4 studenti era formato da: Biolytix. giorni coordinato da Andrew Kudless and Marc Swackhamer [18]. Il workshop affrontava il tema Joel Cheuk, Queenie [17] Matsys è un Tran, Lewis Miles, del progetto parametrico applicato alla realizzazione di strutture a guscio sottile, indagando le laboratorio di ricerca Christopher Thorp, sperimentale fondato connessioni tra progetto e produzione industriale, quest’ultima gestita con interfaccia digitale. Joseph Burraston, Chris nel 2004 Andrew L’ottimizzazione del sistema è stata determinata agendo sulla complessa geometria della strut- Freeburn, Pouwel Wind, Kudless per esplorare tura, che contribuisce a “compensare” la intrinseca debolezza del materiale. I fogli di cartone Jimmy Yan Min, Michael su base parametrica presentano lungo il perimetro una piccola “piega”, espediente che risponde sia ad una neces- Chien-Hao Chiu, le connessioni tra Jianlong Lee (Scott), sità strutturale (generando delle piccole costole di irrigidimento), sia ad un bisogno di continuità architettura, ingegneria Matthew Argent, Davin e biologia. Le attività dei giunti. La superficie, a doppia curvatura, è ottenuta impiegando moduli esagonali la cui Turner, Phillipa Marston, di ricerca hanno un Toan Ngo, Eric Chan. carattere speculativo [14] Cardboard House ma anche operativo è uno dei sei prototipi nella messa a punto realizzati. Progettato di strumenti che da Pietro Stutchbury - 3 workers working three eight-hour visitors cross a permeable urban facilitano un approccio recycled cardboard, ‘Cardboard protected by a layer of Marmoleum, of maintenance needs. To these e Richard Smith shifts space. The cardboard tubes, like interdisciplinare House’ also provides for the recovery a variant of linoleum produced benefits can also be added reduced (con l’assistenza - 35 km of cable ties telescopes, seem to focus one’s nell’interfaccia progetto of rainwater, which is conveyed to with recycled PVC, and by a sheet costs due to water recycling through tecnica di Pietro - 26 linear kilometres of glue view on several chosen elements of produzione. special tanks arranged under the of nautical HDPE (high density phytoremediation [16] and electricity Cuneen specialista Equally interesting is the 2010 Sydney’s urban landscape. floor, a waste-water phytoremediation polyethylene) produced by McNeills, production through the use of solar [18] Andrew Kudless della compagnia di ‘Cardboard Tube Pavilion’ project Yet again, the dynamic Australian system and the use of solar panels and the panels are also able to panels. è Assistant professor packaging Visy), il of a group of young students of the context gave us another example for the production of electricity [15]. withstand gusts of wind up to and Another interesting experiment is al California College prototipo è concepito University of New South Wales in in ‘Cardboard House’ by Stutchbury The prototype, 100% recyclable, over 100 km/h. ‘Catalyst Hexshell’, a prototype of the Arts. come kit producibile Sydney for the Sydney Architecture and Pape Architects and Landscape points to a possible industrial ‘Cardboard House’ is a prototype thin shell structure built in 2012 by industrialmente Festival CH4 Competition [12]. The Architects in partnership with Col prefabrication of the constructive of a temporary home addressed a group of students of the School e autocostruibile. pavilion was built from cardboard James, Director of the Fell Housing system, allowing a significant to a segment of the Australian real of Architecture of the University of Il prototipo è stato tubes nested within timber supports Research Centre of the University reduction in ecological footprint. The estate market characterized by the Minnesota during a 4 day workshop assemblato da 20 [13]. Two thousand recycled of Sydney. In 2004, with the support cardboard used in this prototype high mobility of families; statistically, coordinated by Andrew Kudless giovani studenti di cardboard tubes were held together of several industrial partners, defines rigid box-like structure in Australia, a family of four moves and Marc Swackhamer [18] in the architettura coordinati by panels of perforated plywood they developed a design for a obtained from the aggregation of house and city of residence every Matsys laboratory [17]. The workshop that, together with the tubes, formed house made entirely of corrugated box elements, of different size and three years. The prototype thus aims addressed the subject of parametric dai direttori di progetto a structurally rigid system. Installed cardboard for the Houses of the consistence, coated with waterproof to offer a model of cheap, recyclable design applied to the fabrication of Adriano Pupilli in the square in front of Sydney Future Exhibition [14]. paper. To ensure an adequate housing, with a programmed life- thin shells, investigating connections e Brendon Miller. Customs House, the pavilion lets Besides being constructed with waterproofing the panels are cycle and, above all, a minimum between design and industrial 140 141
Constructive Geometry Pavilion, Facoltà di Architettura, Università di Porto, 2012 Professori: José Pedro Sousa e João Pedro Xavier con gli studenti. Constructive Geometry Pavilion, Faculty of Architecture, University of Porto, 2012. Teachers: José Pedro Sousa and João Pedro Xavier with the students. [19] Progetto: Cocoon è, invece, un padiglione in cartone ondulato di 7,17×5,13×3,10 metri realizzato nella [20] Il Workshop Constructive Geometry Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni (Sa) durante il workshop GH_to Fabrication [20]. Concepito si è tenuto al Pavilion 2011/12 presso Mediterranean FabLab la FAUP, Faculty of come estensione del bookshop, Cocoon è una struttura a guscio sottile la cui superficie è ge- di Cava De’ Tirreni dal Architecture, University nerata dalla aggregazione di pannelli esagonali, definita mediante l’utilizzo di Rhinoceros, cha 13 al 16 maggio 2013 of Porto ha consentito sia di discretizzare la superficie in singoli elementi, sia di restituirne e gestirne le in collaborazione con Professore: José Pedro geometrie “planarizzate” in fase di stampa e taglio dei pannelli [21]. Il risultato del pattern finale e Co-de.iT. Tutor Andrea Sousa, João Pedro l’alleggerimento della struttura sono ottenuti mediante la messa a punto di un “algoritmo gene- Graziano ed Amleto Xavier Picerno. rativo” che consente di variare i parametri lasciano emergere, di volta in volta, differenti pattern. [21] Per planarizzare Studenti: Afonso Portela, Cardboard Pavilion [22] è un progetto concepito nel 2007, da chi scrive, in ambito universita- Ana Santos, Ana Martins, gli esagoni si è fatto rio, allo scopo di trasferire e sperimentare nella didattica del progetto un approccio fondato ricorso al software Ana Maia, Ana Silva, André Castanheira, sull’esperienza diretta, sul dialogo col mondo della produzione industriale, realizzando quella Kangaroo. André Avelelas, André ineludibile continuità tra progetto e costruzione. L’attività di ricerca è stata segnata da una fase [22] Cardboard Oliveira, António Rebelo, iniziale, conoscitiva del processo di produzione di sistemi di imballaggio. Il partner industriale Pavilion (2009 - 2010) Beatriz Almeida, Carolina del progetto è infatti uno dei maggiori produttori di imballaggi destinati al settore alimentare. realizzato presso la Gomes, Catarina Facoltà di Architettura La fase propedeutica ha consentito non solo di comprendere le sequenze operative ma so- Ferreira, Daniel Almeida, di Siracusa, Università Diogo Zenha, Diogo prattutto di assimilare le potenzialità dell’impianto di produzione industriale in uso presso la di Catania, dal Veiga, Eloi Gonçalves, International paper. La fase successiva di elaborazione della proposta progettuale, finalizzata Professore Luigi Alini Fátima Rodrigues, alle realizzazione di un sistema costruttivo monomaterico a basso costo, prodotto industrial- in collaborazione Francisco Pereira, mente, autocostruibile e totalmente riciclabile è stata sviluppata in ragione delle caratteristiche con Aion e con la Francisco Pinhal, Partnership di geometria compositiva ha una evidente corrispondenza analogica nella struttura degli alveari. dell’impianto di produzione e quindi anche dei suoi limiti. Scopo della ricerca era pervenire ad Francisco Ascensão, International Paper, Gonçalo Carvalho, Inês I pannelli, pur nell’unità della geometria generativa d’insieme, hanno dimensioni diverse in ra- un prodotto di alto artigianato industriale, pensato e realizzato come una scatola, flessibile, Comieco, Material Oliveira, Inês Azevedo, gione della ottimizzazione della superficie resistente; la scelta di un foro esagonale al centro di autocostruibile, riciclabile al 100% e “personalizzabile”. Design. Iolanda Tavares, Joana ogni pannello contribuisce a ridurre il peso e, nel contempo, determina nello spazio sottostante Un prodotto custon made realizzato nell’impianto IP di Catania, senza alcuna modifica della Studenti: Claudia Ferreira, João Gomes, una suggestiva distribuzione della luce. Il Padiglione, che conserva un carattere strettamente linea di produzione e degli standard in uso. Al fine di ottimizzare e ridurre il numero delle va- Maria Amato, João Paupério, João Francesco Di sperimentale, lascia tuttavia intravedere interessanti possibilità di sviluppo futuro. rianti in gioco il sistema costruttivo è stato generato ricorrendo a sole due “fustelle” (gli stampi); Amorim, Jorge Reis, Domenico, Juliana Margato, Kelly Analogo, a Catalyst Hexshell, il progetto denominato Constructive Geometry Pavilion GC2 [19] tale scelta è discesa dalla volontà di ottimizzare i tempi di produzione e ridurre il numero degli Erika Mangano, Oliveira, Lourenço contrassegnato da una struttura a nido d’ape realizzata mediante 185 pannelli-celle esagonali elementi, che chiaramente avevano a valle una ricaduta sulla fase di montaggio, pensata per Alessandro Odierna, Rodrigues, Maria perforati prefabbricati da gruppi di studenti secondo un approccio “artigianale”; i pannelli sono essere svolta da personale non specializzato e senza l’ausilio di strumenti o attrezzature. Francesca Petriglieri, Otto, Maria Dunões, stati disegnati manualmente e ritagliati da fogli di cartone a singola onda. Questo prototipo apre A questi aspetti “interni” alla produzione si associano quelli connessi alla configurazione del Mariaclaudia Porto, Mariana Costa, Miguel Alberto Risciglione, un filone di ricerca e di attività sulle tecnologie digitali nella Facoltà di Architettura dell’Univer- sistema e alla sua performance strutturale. La scelta di utilizzare solo cartone ha richiesto un Vale, Miguel Pereira, Veronica Roccaforte, Milene Mendes, Nuno sità di Porto (FAUP). lavoro molto complesso nella individuazione della tipologia di materiale, che poteva essere a Alberto Scamacca, Nascimento, Nuno Alessio Scarlata, Santiago, Renan Gaetano Scribano, Ferreira, Ricardo Amaral, Chiara Serra, Liliana Rui Laranjinha, Rui Signorelli, Vincenzo Oliveira, Sandra Pinto, Sortino, Beatrice Sara Monteiro, Stefanie production, with the latter managed order to optimize the strength of the a stream of research and activity in individual panels [21]. The final systems, the industrial partner of the designed and built as a box, flexible, Tamà, Tiziana André, Tiago Azevedo, by digital interface. curved surface. A hexagonal hole digital technologies at the Faculty of design and lightening of the structure project being a major producer of self-assembled, 100% recyclable and Tellini, Erika Trovato, Tiago Luis. Optimization of the system was at the centre of each panel helps to Architecture of the University of Porto was obtained by the development of packaging for the food industry. The customizable. Mariagiovanna Zisa. determined by adjusting the reduce weight and, at the same time, (FAUP). a ‘generative algorithm’ that allowed preparatory phase not only gave an The final product was custom-made complex geometry of the structure gives the space below a suggestive ‘Cocoon’, a 7.17×5.13×3.10 metre parameter variations in order to insight into operational productive at International Paper’s factory in to compensate for the intrinsic distribution of lighting. The pavilion, pavilion of corrugated cardboard produce various different pattern sequences, but also allowed Catania, without any modification weakness of the material. The although strictly experimental, gives was realized in the Marte di Cava de’ possibilities. assimilation of the potential of the whatsoever to the production line cardboard sheets used have a us a glimpse of exciting possibilities Tirreni Media Library in Italy during ‘Cardboard Pavilion’ [22] was industrial production system in use and standards in place. In order to slight fold along their perimeters to for future development. the GH_to Fabrication workshop [20]. conceived in 2007 by this writer as at International Paper. The next optimize and reduce the number of respond to both a structural need Similar to ‘Catalyst Hexshell’ is the Conceived as an extension of the a university project to communicate stage, in elaboration of the project constructive system variables only (by forming thin stiffening ribs) and project ‘Constructive Geometry GC2 bookshop, ‘Cocoon’ was a thin shell and investigate within didactic proposal, aimed at the realization two templates were generated. This a joint continuity need. The convex- Pavilion’ [19] with its honeycomb whose surface was generated by the design an approach based on direct of a low-cost single material choice came down from the desire to concave curved surface derives from structure of 185 prefabricated aggregation of hexagonal panels, experience and dialogue with the construction system, industrially optimize production times and reduce the use of hexagonal modules whose hexagonal perforated panel cells defined by using the 3D modelling world of industrial production in produced, self-assembled and totally the total number of elements, which compositional geometry is clearly realized by groups of students tool ‘Rhinoceros’, which allowed order to demonstrate that necessary recyclable was developed in light clearly had a downstream effect on analogous with the structure of a applying an artisanal approach discretization of the surface into connection between design and of production plant characteristics the assembly stage, designed to be beehive. The panels, while together with panels hand-drawn and cut individual elements in order to obtain construction. The research activity and limitations. The objective of the carried out by unspecialized people they generate the geometrical unity from sheets of single corrugated and manage the planar geometry had an initial phase acknowledging research was to arrive at a product without the aid of tools or equipment. of the whole, have different sizes in cardboard. This prototype opened from the printing and cutting of the production process of packaging of high industrial craftsmanship, To these aspects, concerning 142 143
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